Il gesto compiuto dal presidente francese Emmanuel Macron davanti alla salma di papa Francesco ha innescato un acceso dibattito in una Francia che difende strenuamente la propria laicità. Venerdì, accompagnato dalla moglie Brigitte, il presidente si è recato nella basilica di San Pietro in Vaticano per rendere omaggio al Pontefice, deceduto pochi giorni prima. La coppia si è inginocchiata di fronte alla salma, suscitando immediate critiche da parte di diversi esponenti politici e intellettuali francesi, che hanno visto nel gesto una pericolosa violazione del principio di separazione tra Stato e Chiesa.
In Francia, dove la laicità è sancita dalla legge e profondamente radicata nella cultura nazionale, ogni manifestazione ufficiale di omaggio a un leader religioso deve avvenire esclusivamente in quanto figura di Stato. Macron, tuttavia, si è lasciato guidare anche da sentimenti personali: sia lui che Brigitte hanno frequentato un collegio cattolico ad Amiens, dove si sono conosciuti. Non sorprende, quindi, che abbiano scelto un modo più emotivo e personale per salutare il Pontefice, ma questo ha aperto la strada a un’ondata di polemiche, aggravate anche dalla decisione di mettere la bandiera dell’Eliseo a mezz’asta in segno di lutto.

Il gesto di Macron davanti alla bara di Papa Francesco
La scena si è svolta alla vigilia del funerale di papa Francesco, previsto per sabato alle 10 del mattino. Nella stessa giornata, a Roma sono arrivati anche altri leader internazionali, come il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, la sua consorte Janja e l’ex presidente Dilma Rousseff. Tra le figure politiche francesi, si è fatto notare Jordan Bardella, presidente di Rassemblement National, giunto nella capitale italiana per rendere omaggio, nonostante il suo dichiarata ateismo e il fatto di non essere mai stato battezzato. Sui social, Bardella ha scritto: “Il suo pontificato è stato segnato da un’attenzione costante verso gli emarginati e la dignità dei più fragili. Un pensiero a tutti i cattolici di Francia e del mondo in questo momento di dolore”.

In vista del funerale, sono attesi circa cinquanta capi di Stato. Macron dovrebbe incontrare il premier britannico Keir Starmer e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, mentre non è certo se avrà luogo un faccia a faccia con Donald Trump, sullo sfondo delle trattative europee riguardanti l’Ucraina. Francia e Regno Unito hanno deciso di non inviare truppe a sostegno della sicurezza ucraina, giudicando troppo rischioso questo tipo di intervento dopo il recente vertice tecnico boicottato dal segretario di Stato statunitense Marco Rubio.
Intanto, dalla giornata di mercoledì, oltre 150.000 persone si sono recate alla basilica di San Pietro per dare l’ultimo saluto al Pontefice, secondo quanto riferito dalle autorità vaticane. Al calar del sole di venerdì, le porte della basilica sono state chiuse per consentire la preparazione della cerimonia funebre e offrire un momento di raccoglimento alla coppia presidenziale francese.

Anche in Francia le commemorazioni non si sono fatte attendere: una messa in memoria di papa Francesco si è tenuta nella cattedrale di Notre-Dame di Parigi, dove hanno partecipato il primo ministro François Bayrou, la ministra della Cultura Rachida Dati, la sindaca di Parigi Anne Hidalgo e Chems Edine, rettore della Grande Moschea di Parigi. La celebrazione è stata presieduta dall’arcivescovo Laurent Ulrich, che aveva già guidato la messa di reinaugurazione della cattedrale dopo il devastante incendio del 2015, in un evento che aveva visto presenti numerosi capi di Stato, tra cui Emmanuel Macron e Donald Trump.