Un addio destinato a fare ancora parecchio rumore. Specie dopo le dichiarazioni dell’insegnante.
Nessuno dietro le quinte, tantomeno in studio, sembrava esserne a conoscenza. Eppure, ora, i contorni di quella scelta si sono delineati sempre meglio, fino a rivelare motivazioni ben più profonde e meditate di quanto si potesse pensare. A rompere il silenzio è stato proprio l’ex insegnante.
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Spiegando cosa lo ha spinto a lasciare uno dei programmi di punta della televisione italiana. All’apparenza una reazione di pancia, scattata sull’onda dell’emotività per un’esclusione ritenuta ingiusta. In realtà, si trattava di una decisione studiata nei minimi dettagli, un gesto di rottura che nasceva da un malcontento coltivato già da tempo. La goccia, certo, fu l’eliminazione di un’allieva a cui teneva particolarmente, ma il vaso era pieno da settimane.

Amici, perché l’insegnante lasciò il programma
Dopo quell’episodio, Maria De Filippi cercò di trattenerlo, ricordandogli il valore del suo contributo e l’importanza della musica al di là dei singoli percorsi personali. Ma nulla servì: la scelta era irrevocabile. Solo anni dopo, in una lunga diretta con i fan, il protagonista di quella decisione ha rivelato che si era preparato da tempo a quel momento. Nessuno della produzione era stato avvertito, neppure la conduttrice, e questo spiega lo stupore generale. Ma la mossa era stata resa possibile da una clausola contrattuale unica: il suo avvocato aveva infatti rinegoziato le condizioni del contratto, permettendogli di abbandonare lo show senza incorrere in penali.

È stato proprio Luca Jurman, con parole cariche di amarezza ma anche di orgoglio, a spiegare perché scelse di voltare le spalle al programma. “Sapevo che l’avrebbero fatta fuori”, ha raccontato, riferendosi all’allieva per cui stava combattendo artisticamente. “Era una cosa dietro l’altra. Di puntata in puntata vedevo che si andava verso quella direzione, e quella sera, nonostante lei avesse 39 di febbre, le sue performance erano troppo superiori. Eppure…”. Jurman ha confessato che quella sera aveva portato con sé il cappotto già pronto, certo che sarebbe andato via. “Non volevo dire niente a nessuno. E quando ho detto ‘me ne vado’, l’ho fatto senza preavviso, per proteggermi”.

In quel lungo sfogo, Jurman ha poi sottolineato quanto fosse fondamentale per lui avere libertà d’azione. Il contratto, redatto dal suo legale, prevedeva espressamente la possibilità di lasciare per motivi personali o professionali, senza conseguenze legali. “Fu una mia condizione sine qua non”, ha precisato. Oggi, a distanza di anni, quella scelta rimane una delle più clamorose mai viste nel programma. Un gesto che ha fatto discutere, ma che per lui fu un atto di coerenza e fedeltà ai propri principi artistici.