Da decenni regina incontrastata del piccolo schermo, Mara Venier torna a raccontarsi senza filtri, stavolta nelle pagine di Vanity Fair, che le ha dedicato la copertina insieme ad altre due icone della televisione italiana: Antonella Clerici e Milly Carlucci. Tre volti simbolo,
tre donne che hanno attraversato epoche televisive mantenendo un rapporto diretto e autentico con il pubblico, ma anche tre storie molto diverse tra loro. In questa occasione, Venier ha voluto aprire una finestra non solo sulla sua carriera, ma anche su aspetti profondamente personali, svelando una fragilità che raramente concede ai riflettori.
Tra i temi toccati nell’intervista, naturalmente, il lavoro. L’amata conduttrice tornerà al timone della prossima edizione di Domenica In, anche se con qualche novità rispetto al passato. “Sarà corale: con chi, però, non lo so ancora“, ha detto con un pizzico di mistero, lasciando intuire un cambiamento nella formula del programma che l’ha consacrata come volto domenicale per eccellenza. Ma dietro l’entusiasmo professionale si cela un bisogno più intimo: “Ho pensato che lavorare mi fa bene in questo momento della mia vita. Mi serve, mi scuote”, ha confessato, lasciando trasparire quanto l’attività televisiva rappresenti per lei una sorta di ancora emotiva.
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La preoccupazione di Mara per il marito: come sta Nicola Carraro
A influire sul suo stato d’animo sono soprattutto le difficoltà legate alla salute del marito, Nicola Carraro. L’ex produttore cinematografico ha vissuto un momento critico: “È stato molto male, per tre giorni è stato in pericolo di vita, un mese e mezzo fa”, ha raccontato Mara. E sebbene le condizioni stiano migliorando, la paura non si è ancora dissolta del tutto: “Non posso ancora dirmi ottimista, ma si sta riprendendo”. È in questa cornice, di amore e apprensione, che Venier si lascia andare a una riflessione struggente, affermando di essere triste: “Molto. L’amore della mia vita non sta bene”, ammettendo senza esitazioni di essere triste. E quando le si chiede quale sia la paura più grande, la risposta è netta: “Perdere le persone che amo. Il resto non mi spaventa”.

Nel corso dell’intervista, la conduttrice ha anche parlato dei legami che non hanno resistito alla prova del tempo. Un dolore sommesso, ma non nascosto: “Ultimamente vedo pochissima gente, quasi non rispondo al telefono. Ci sono persone che credevo amiche e che non mi hanno chiamata nemmeno per un ‘come stai?’. Le ho eliminate dalla mia vita”, ha affermato con fermezza. Non è rancore, ma un’amara consapevolezza, maturata forse nel silenzio di questi mesi difficili.


E poi l’amore, nella sua forma più complessa. Quello per il passato, incarnato da Renzo Arbore, con cui non ci fu mai un matrimonio, e quello per il presente, solido e autentico, rappresentato da Carraro. Su Arbore, Venier ha ricordato il dolore per una tragedia mai dimenticata: “Poi è successa la tragedia del bambino che abbiamo perso a sei mesi di gravidanza. Probabilmente, se quel bambino ci fosse stato…”. Non senza autocritica, ha aggiunto: “Mi sono sempre adattata ai miei uomini, ed erano tutti uomini che volevano la libertà. Non sbagliavano loro, sbagliavo io: volevo un progetto di famiglia da persone che non me lo potevano dare”. Il progetto di vita a due è però arrivato, alla fine, e oggi ha il volto di Nicola. “La vera botta di culo nella mia vita”, lo definisce Mara. E con lui, finalmente, anche quella “dignità” che sentiva di non aver mai avuto prima: “Sono stata molto amata, e ho amato uomini meravigliosi. Con la differenza che Nicola mi ha sposata”.
In queste parole c’è tutta la parabola di una donna che ha amato, sofferto, lottato e costruito. Una donna che ancora oggi, pur con il cuore appesantito dalla preoccupazione, sceglie la vita e il lavoro come forme di resistenza. E mentre prepara il ritorno in tv, Mara Venier si conferma ancora una volta per ciò che è: un volto familiare, ma anche una voce intensa, capace di raccontare le gioie e i dolori che accomunano tutti. Anche le regine della domenica.