Un’altra figura centrale della televisione italiana se n’è andata, lasciando dietro di sé un silenzio che pesa più di mille parole. Questa mattina, sabato 2 agosto, in una Roma assolata e commossa, si sono svolti i funerali di Marina Donato, autrice, produttrice,
e moglie dell’indimenticato Corrado. La sua scomparsa improvvisa, avvenuta il 30 luglio mentre si trovava a cena in un ristorante, ha colto tutti di sorpresa. A stroncarla sarebbe stato un malore fulmineo. La notizia ha subito fatto il giro del mondo dello spettacolo, scatenando una lunga serie di ricordi, testimonianze e commozione da parte di amici, colleghi e volti noti che con lei hanno condiviso anni di televisione, sogni e lavoro.
La Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, nel cuore della Capitale, ha accolto un folto gruppo di amici, collaboratori e figure di spicco del piccolo schermo. Il clima, seppur raccolto, era segnato da un dolore tangibile. Tra i primi ad arrivare, Amadeus, che con Marina Donato aveva avuto un recente scambio lavorativo, solo il giorno prima della tragedia. “L’avevo vista in call, stava bene”, aveva raccontato all’ANSA, ancora incredulo. Ma è stato soprattutto Flavio Insinna, raggiunto dai microfoni di SuperGuidaTv, a restituire l’immagine più umana e profonda di questa donna che dietro le quinte sapeva essere non solo una professionista, ma anche un’amica autentica: “Una sorella vera, un comandante vero, una guida… con una generosità straordinaria. Faccio fatica”. Il conduttore ha faticato a trattenere l’emozione, raccontando come il loro legame fosse andato ben oltre l’ambito professionale: “I messaggi suoi iniziavano ‘Ciao fratello’. È un disastro, lascia un buco che non… non è vero che il tempo sistema le cose”.
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Flavio Insinna in lutto: “Un disastro”
Marina Donato non era solo la vedova di Corrado, ma anche la donna che aveva saputo continuare la sua eredità televisiva con intelligenza e visione. La loro storia era cominciata quando lei aveva 24 anni e lui 49, un amore capace di resistere a ogni giudizio e che nel 1996 si era finalmente coronato con il matrimonio, dopo ventitré anni di convivenza. Tre anni più tardi, però, la vita le portò via Corrado, colonna della tv italiana e compagno inseparabile. Da allora, Marina ha portato avanti con determinazione non solo i suoi progetti, ma anche il ricordo dell’uomo che amava, curando ogni anno con passione le commemorazioni e mantenendo vivi i format storici che avevano segnato le carriere di entrambi.
Il caso ha voluto che proprio oggi, nel giorno in cui si celebrava il funerale di Marina, ricorresse anche il compleanno di Corrado. Un dettaglio che non è sfuggito a chi le era vicino e che ha reso il commiato ancora più toccante. “Corrado oggi le avrà detto ‘andiamo, ti porto in paradiso’”, ha dichiarato, visibilmente commosso, l’autore televisivo Mediaset Simone Jurgens. Una frase che racchiude tutta la dolcezza e la tragicità di un legame spezzato prima dal destino e ora riannodato, forse, in un’altra dimensione.
Con la scomparsa di Marina Donato si chiude un altro importante capitolo della storia della televisione italiana. Una donna di grande spirito, sensibilità e intuito, che ha saputo ritagliarsi un ruolo fondamentale dietro le quinte, senza mai oscurare chi stava davanti alle telecamere, ma contribuendo con talento e passione a farli brillare. Ora che se n’è andata, a restare sono le testimonianze di chi l’ha conosciuta davvero, il ricordo di una voce spesso silenziosa ma sempre determinante, e un’eredità professionale e affettiva che difficilmente potrà essere dimenticata.