Durante un episodio recente del “Tintoria Podcast”, un vip italiano si è lasciato andare a una confessione tanto esilarante quanto inaspettata. L’attore e regista romano, nato nel 1963 e volto amatissimo del cinema e della televisione italiana, ha raccontato un aneddoto personale che risale a un viaggio in Thailandia nel lontano 1980, quando era appena diciassettenne. Una storia che ha fatto lasciato di stucco il pubblico, suscitando molti commenti.
Alcuni divertiti, ma anche critici: “Ho sentito bene? Bell’esempio”, scrive un utente su X. E un altro: “Lo racconta pure?? Disgustoso”.
Nel podcast, il protagonista ha spiegato che durante quella vacanza con un amico, si era trovato ad affrontare un problema piuttosto imbarazzante: “Per tanti motivi, molto anche legati al cibo, non andavo al bagno”, ha raccontato. Una situazione che per lui, all’epoca, era quasi normale. Ma i giorni passavano e il disagio aumentava, fino a quando, al dodicesimo giorno senza evacuare, prese una decisione drastica: “Se domattina non vado in bagno, andiamo in ospedale”.
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La ‘confessione’ arriva da Claudio Amendola. Quella mattina, però, per lui nulla era cambiato. Così Claudio, determinato a risolvere il problema, si preparava ad andare in ospedale. Ma prima di farlo, propose all’amico un bagno in mare. “Mi avvicino alla spiaggia – ha ricordato – e a metà strada tra il bungalow e l’acqua, capisco che non c’era più nulla da fare. Dovevo ca*are ora. Guardo il bungalow, guardo il mare… e il mare era più vicino”.

Da quel momento, il racconto ha preso una piega quasi cinematografica, con Amendola che si è immerso nell’acqua sperando in un minimo di discrezione. “Mi butto in acqua e provo la sensazione fisica più bella della mia vita, di tutta la mia vita”, ha confessato senza filtri. Ma la scena non è rimasta privata. A pochi metri da lui, una coppia di anziani turisti austriaci ha fatto una scoperta decisamente sgradita: “Mi giro e vedo questi due, avranno avuto novant’anni, che in un secondo sono stati completamente circondati dalla me…”.

Un racconto che ha strappato risate e applausi, e che dimostra come Claudio Amendola non abbia mai perso il suo spirito diretto, romanamente sincero e capace di ridere – anche amaramente – di sé stesso. Un modo per raccontare un episodio imbarazzante senza vergogna, con la spontaneità di chi sa trasformare una disavventura in un momento di pura comicità.