Altro che tormentone musicale: il vero motivetto estivo di quest’anno suona più o meno così: “ombrelloni vuoti, portafogli alleggeriti, balneari infastiditi”.
E a intonarlo, con tono sarcastico e senza autotune, è Alessandro Gassmann, attore, attivista a tempo pieno e ormai anche influencer delle polemiche ben piazzate.
Il figlio dell’indimenticato Vittorio Gassmann ha lanciato il suo j’accuse di stagione con un post su Instagram, asciutto ma affilato: «Cari amici gestori di stabilimenti balneari… forse avete un po’ esagerato con i prezzi?». Segue una foto generica di un lido e un consiglio finale da manuale di economia del buon senso: «Abbassate i prezzi e le cose, forse, andranno meglio. Capito come?».
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Gassmann e l’accusa ai gestori dei lidi: polemiche in mare aperto
Il post ha scatenato il plauso dei follower, con un coro di commenti tra l’esasperato e il rassegnato: “50 euro per stare appiccicato al vicino e avere i suoi figli sulla mia sdraio? No, grazie”, oppure il sempreverde confronto con le spiagge all’estero: “In Grecia paghi 5 euro e ti offrono pure l’anguria”.

L’attore, del resto, non è nuovo a queste “stoccate d’autore”: in passato aveva già detto la sua su politica, ambiente, social e decoro urbano, diventando una sorta di coscienza civica digitale con la verve di chi non le manda a dire. Ora, però, ha toccato un nervo scoperto: quello dei lidi italiani, che lamentano stagioni fiacche e incassi in calo…


Insomma, Gassmann ha detto a voce alta quello che molti borbottano sotto l’ombrellone (quello proprio, portato da casa): “Forse il problema non sono i bagnanti, ma i prezzi da resort cinque stelle con vista parcheggio”. E come ogni tormentone che si rispetti, anche questo divide: da una parte i gestori, dall’altra i bagnanti esasperati. In mezzo, Alessandro Gassmann che si gode – da spettatore o da protagonista – il suo posto in prima fila nella polemica balneare dell’estate. Almeno lui, il lido se lo è preso gratis.