Mattinata incandescente negli studi di La7, dove la puntata di Omnibus si è trasformata in un vero e proprio ring televisivo. Protagonisti dello scontro, i giornalisti Luca Telese e Daniele Capezzone, divisi da posizioni inconciliabili sul tema del genocidio in corso a Gaza e sulla recente missione della Global Sumud Flotilla
. Il dibattito, acceso sin dai primi minuti, è progressivamente degenerato fino a culminare con l’abbandono plateale del talk da parte di Telese, esasperato dai toni e dalle accuse del collega.
L’origine dello scontro è stata la presenza in collegamento dell’europarlamentare di Avs, Benedetta Scuderi, da poco rientrata in Italia insieme a Marco Croatti del Movimento 5 Stelle, Arturo Scotto e Annalisa Corrado del Partito Democratico, dopo l’intervento delle autorità israeliane che avevano bloccato la Flotilla. “Bentornata – ha esordito Capezzone – sono contento che stia bene, anche grazie al governo italiano”. Un saluto che ha presto lasciato spazio a un attacco frontale.
“Stai buono, buffone”. Rissa in diretta tv tra gli ospiti, è scontro sul tema caldo

Perché Luca Telese ha abbandonato lo studio di Omnibsu dopo la lite con Capezzone
“Avete mollato i vostri compagni e non si hanno notizie di vostre proteste a riguardo, se non ora che siete al calduccio”, ha accusato il direttore editoriale di Libero, insinuando l’ingratitudine dei parlamentari nei confronti del governo Meloni. “Poveretto”, ha replicato secco Telese, tentando di riportare la discussione su binari meno tossici. Ma Capezzone, come spesso accade, ha rilanciato con toni ancora più accesi, evocando un presunto legame tra la Flotilla e Hamas: “Ci sono accuse non solo israeliane ma anche internazionali e britanniche, come il Telegraph dal giugno scorso, su finanziamenti diretti e indiretti di Hamas alla Flotilla”.

A quel punto la tensione è esplosa. Telese ha cercato di contestare quelle che ha definito “accuse infondate”, ma Capezzone è andato avanti: “Avete raccontato che c’è stata una raccolta di 400mila euro, ma con questi soldi compri due barche”. È stato il punto di rottura. “Di fronte al propagandista delle bugie, io vado, con molto rispetto per la conduttrice”, ha dichiarato Telese alzandosi e abbandonando lo studio. “E vai, vai! Vai con Hamas!”, ha urlato Capezzone, provocando l’ennesima scintilla. “Stai buono, stai a cuccia”, ha risposto Telese, ormai in uscita, mentre il collega gridava “Ma vergognati! Questo fascista rosso come si permette?”.
La scena, trasmessa in diretta, ha lasciato senza parole la conduttrice Gaia Tortora, che ha tentato di riprendere il controllo della situazione ma non senza una frecciata al giornalista che aveva appena lasciato lo studio: “Di solito queste cose non si fanno in casa dello stesso gruppo. Mi dispiace che l’abbia fatto proprio Luca Telese che però… va bene”, ha commentato, definendo la sua uscita “teatrale”.


Dopo grandi sforzi per mantenermi Zen, sono stato costretto ad abbandonare gli studi di #Omnibus , poco fa (i miei colleghi mi perdoneranno) per una protesta ghandiana contro l’insopportabile mistificazione di Daniele Capezzone, secondo cui la Global Sumud Flotilla è stata… pic.twitter.com/1XPgLTY0sw
— Luca Telese (@lucatelese) October 5, 2025
Solo applausi per Telese che non solo mola Capezzone nei suoi vaneggiamenti da buffone di corte qual’è sempre stato, ma sfancula benissimo anche la Tortora che è sempre cosa buona e giusta. pic.twitter.com/F3845Re3Ml
— ᴠ ɪ ɴ ᴄ ᴇ ɴ ᴢ o (@vncnzvlln92) October 5, 2025
Poche ore dopo, Telese ha spiegato la sua versione dei fatti con un post su Facebook e X. Il giornalista ha spiegato il motivo che lo ha spinto ad abbandonare lo studio: “Sono stato costretto ad abbandonare gli studi di Omnibus – poco fa – per una protesta ghandiana contro l’insopportabile mistificazione di Daniele Capezzone, secondo cui la Global Sumud Flotilla è stata finanziata da Hamas, e i parlamentari che erano a bordo smaniosi di mettere il culo al ‘calduccio’. Ci vediamo stasera a In Onda in un dibattito decapezzonizzato.”
Il caso ha immediatamente scatenato il dibattito sui social, dove molti utenti hanno difeso la scelta di Telese, definendola un atto di dignità contro la propaganda, mentre altri hanno criticato il gesto come “una fuga scenografica”. “Visto in diretta, tutta la mia solidarietà. Qui non si tratta nemmeno più di questione palestinese etc. Capezzone è un agente provocatore, un mistificatore seriale. Che abbia occupato ed occupi in politica e nell’editoria posizioni apicali è una vergogna per il paese”, “Capezzone è una pros***. Ha iniziato tanto tempo fa il mestiere più vecchio del mondo, quando lasciò i Radicali per più confortevoli e ben pagate sponde”, si legge tra i commenti del post di Telese.