Dopo il polverone sollevato da Falsissimo con la puntata “Il Prezzo del Potere”, Fabrizio Corona aveva promesso un secondo capitolo sul caso delle
accuse rivolte ad Alfonso Signorini. Sui social era comparsa anche un’anteprima: lui accanto all’ex gieffino Antonio Medugno, con l’episodio annunciato su YouTube per lunedì 22 dicembre.
Ma quella puntata, così com’era stata girata, non andrà online. Nelle ultime ore la Procura di Milano ha disposto il sequestro del materiale: come riportato dallo
stesso Corona all’alba sono arrivati 14 agenti tra casa e studio di produzione per portare via tutto il girato. Il 51enne, però, rilancia e assicura che registrerà di nuovo con “elementi” ancora più forti.

Lo sfogo di Corona e la puntata da rifare
“Abbiamo dovuto rigirare la puntata, compresa l’intervista denuncia di Antonio Medugno, perché il materiale ci è stato sequestrato dalla Procura. – si legge nelle storie Instagram di Falsissimo – Non è un problema: stiamo rifacendo tutto. Vi racconteremo una storia ancora più forte e vergognosa. La Procura di Milano, al momento, si è mostrata schiava del potere. Alle sei del mattino, quattordici agenti sono venuti a casa mia e nello studio di produzione, sequestrando tutto il materiale. La versione completa di Medugno e l’intero con documenti e materiali d’inchiesta, andrà in onda”.

Alla luce del sequestro, si capisce anche lo sfogo comparso sabato notte sulla pagina ufficiale del format, con foto di gruppo attorno all’ex marito di Nina Moric e la frase: “Oggi hanno provato a fermarci, noi non abbiamo padroni e andiamo contro il potere”. Un messaggio che, nelle intenzioni, suona come una promessa di “ripartenza” immediata.
Secondo quanto riportato da Fanpage.it, sullo sfondo ci sarebbe una denuncia legata all’ipotesi di revenge porn: il materiale sarebbe stato bloccato in attesa di verifiche e provvedimenti, dopo l’esposto presentato dal conduttore. Un nuovo fronte giudiziario che, per Corona, diventa anche benzina comunicativa, con l’idea di un episodio rifatto e “rilanciato”.
Non è la prima volta che Falsissimo finisce nel mirino. A luglio, dopo la puntata sui messaggi di Raoul Bova, si erano accesi controlli e verifiche, fino al provvedimento del Garante della Privacy che dispose la rimozione dei contenuti. In quell’occasione l’avvocata Annamaria Bernardini de Pace commentò: “Questa è una vittoria non solo personale, ma anche di principio”.
Accuse choc di Fabrizio Corona, Alfonso Signorini parla per la prima volta