Con Riki, a This is me, Silvia Toffanin ha voluto ricordare Michele Merlo, ex allievo di Amici morto nel 2021 colpito da una leucemia fulminante.
Il cantante Riki, suo compagno di avventura nel talent, ha cantato una sua canzone, poi ha ricordato: “Non sono riuscito a salutarlo, col senno di poi mi sarei liberato e sarei corso da lui”.
Tra gli ospiti dell’ultima puntata di This is me, andato in onda ieri sera su Canale5, anche Riki, ex allievo di Amici che partecipò al programma nella stagione 2016/2017, la stessa di Michele Merlo.
Il suo ex compagno di avventura è morto nel 2021 colpito da una leucemia fulminante, e per ricordarlo ieri sera, Riki ha cantato una canzone che ha commosso tutti, il brano Tutto per me.
Il ricordo di Michele Merlo a This Is Me
Riki, durante la puntata di This is me che lo ha visto ospite, ha ricordato il suo ex compagno di avventura ad Amici, Michele Merlo. Dopo un lungo applauso per il cantante morto a 28 anni, l’ex allievo di Amici ha dichiarato: “Era un amico, era un rapporto di amore e odio tra noi, c’era competizione tra noi ma gli ho sempre voluto un gran bene. Non voglio piangere. La cosa migliore, ora, è ricordarlo”. Al centro dello studio ha così cantato il brano Tutto per me, di Michele Merlo, e lo studio non è riuscito a trattenere le lacrime. “Glielo dovevo, mi è dispiaciuto che avevo un evento vicino Bassano. Lui mi scrisse, gli dissi che avrei fatto tardi e che non sarei riuscito a salutarlo. Venne a mancare poco dopo, era una cosa che col senno di poi, mi sarei liberato e gli avrei detto “Corro da te”. È stato tutto improvviso, una cosa ingiusta, una tragedia. Speriamo che Miki viva sempre costantemente con noi, anche se è la cosa più semplice e banale da dire. Era un ragazzo d’oro, aveva un talento incredibile, aveva 28 anni, non se lo merita nessuno e ovviamente neanche lui”, ha aggiunto.
Il percorso di Riki ad Amici: “I professori avevano ragione”
Riki, nello studio di This is me con Silvia Toffanin, ha ricordato la sua esperienza ad Amici arrivata quando aveva 25 anni. “Ero un po’ spigoloso, ma era una corazza. È stato un vortice di contraddizioni, è stata un’esperienza intensa. Ero un pulcino, ora, nel rivedermi, penso che i professori avevano ragione. Ero io che avevo una corazza, ero un po’ incosciente, vivevo le cose cercando di metterci il massimo”, le parole.