Svolta importante sulla brutta vicenda riguardante Stefano De Martino e la fidanzata Caroline Tronelli. Alcuni video privati,
registrati dalle telecamere di sorveglianza presenti nella casa della ragazza, sono stati rubati e diffusi illecitamente in rete. E adesso sarebbe stato individuato colui che per primo ha fatto vedere quelle immagini.
A rompere il silenzio sul grave episodio, con vittime Stefano De Martino e la fidanzata Caroline, è stato l’investigatore privato Amedeo Pantanelle. L’uomo ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera, spiegando di essere stato in grado di comprendere chi sarebbe stata la prima persona a diffondere i filmati sul web.
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Stefano De Martino e i video intimi con la fidanzata Caroline: “Chi ha diffuso le immagini”
Questo individuo sarebbe stato visto dall’investigatore privato su una spiaggia di Diamante (Cosenza) lo scorso mese di agosto: “Quando la notizia ha cominciato a circolare in molti hanno contattato la famiglia della ragazza e anche me, sapendo che mi stavo occupando del caso e che sono in contatto con lei e con Stefano. Fra gli altri mi hanno chiamato anche amici che erano in vacanza in Calabria. Eravamo alle prime ore dello scandalo, le visualizzazioni erano ancora pochissime e io, da chiunque mi chiamava per segnalarmelo, ho preteso di sapere come avevano avuto o visto quel video: per creare una specie di catena di Sant’Antonio – ha aggiunto Pantanelle – e provare a risalire a chi per primo lo ha diffuso”.

L’investigatore privato si è poi soffermato sul momento clou: “Poi è arrivata la svolta. Un mio contatto che era a Diamante mi ha detto che lui non lo aveva scaricato, ma copiato dal telefonino di una persona vicino di ombrellone che si vantava di averlo. In quella copia c’erano visualizzati alcuni dettagli che mi hanno fatto capire che quell’uomo poteva essere il diffusore numero uno sui social e via Whatsapp. E poi la persona che me lo segnalava mi ha raccontato cose dette da quest’uomo, che mi hanno convinto ancora di più”.


Purtroppo non è però riuscito a fermare quell’uomo: “Avevo chiesto ai miei collaboratori di bloccare il soggetto e chiamare le forze dell’ordine, ma deve aver mangiato la foglia ed è scappato. Sparito”. Inoltre, il Corriere della Sera ha fatto sapere che il dominio del portale in cui c’erano i video è registrato nel Sud Pacifico, alle Isole Tonga, dunque la caccia ai colpevoli sarà più dura del previsto.