
La veggente di Trevignano Romano, Maria Giuseppa Scarpulla – meglio conosciuta come Gisella Cardia – è tornata a far parlare di sé con un nuovo, inquietante messaggio che sostiene di aver ricevuto dalla Vergine Maria. Pubblicato solo di recente sul sito Regina del Rosario, il testo sarebbe stato trasmesso durante l’incontro di preghiera dello scorso 3 maggio, pochi giorni prima della proclamazione di Papa Leone XIV. Il contenuto, come spesso accade nei messaggi associati alla figura di Gisella, è apocalittico: “Tempi bui arriveranno in fretta e voi dovrete essere sempre pronti”, si legge. Un invito a vigilare e a pregare, rivolto in particolare alla Chiesa e alla conversione dei cuori, affinché tutto possa essere, almeno in parte, mitigato.
Il messaggio arriva in un momento di particolare attenzione mediatica verso la sedicente veggente, che in passato ha già diffuso presunti avvertimenti celesti su calamità naturali e sanitarie. Solo un mese fa, nel corso di un’altra adunanza spirituale, Gisella aveva parlato di una “malattia contagiosa proveniente dai ghiacciai”, suscitando inevitabili paralleli con la pandemia da Covid-19 e il timore di nuove emergenze sanitarie. In quell’occasione aveva anche annunciato l’arrivo di terremoti ed eruzioni, alimentando ulteriormente un clima di inquietudine tra i suoi seguaci. Come ricorda Fanpage.it, però, tali eventi restano fenomeni naturali non predicibili, e le ipotesi su malattie future provenienti da ambienti remoti come i ghiacci sono materia della ricerca scientifica, non certo di rivelazioni spirituali.

Gisella Cardia, a che punto sono le indagini
A complicare ulteriormente il quadro vi è la delicata situazione giudiziaria che coinvolge Gisella Cardia e il marito Gianni. Entrambi sono infatti al centro di un’inchiesta per truffa aggravata in concorso, legata ai presunti eventi miracolosi che si verificherebbero a Trevignano. La magistratura indaga sulla veridicità delle manifestazioni attribuite alla statua della Madonna e al quadro del Cristo, divenuti simboli del movimento legato alla veggente. Lo scorso aprile, la Procura aveva richiesto ulteriori approfondimenti tecnici, ma il giudice dell’udienza preliminare ha respinto la richiesta, limitando gli accertamenti già in corso.

Tuttavia, sarà fondamentale l’appuntamento previsto per il 17 giugno, quando il genetista forense Emiliano Giardina presenterà la sua perizia sugli oggetti “miracolosi”. Dalle anticipazioni filtrate tramite l’avvocata Solange Marchignoli, difensore della veggente, si apprende che sulle superfici analizzate è stata rinvenuta una traccia mista di sangue umano femminile. Il DNA rilevato sulla statua appartiene a Gisella Cardia, ma non è l’unico presente. Di contro, nessuna traccia genetica riconducibile al marito Gianni Cardia è stata individuata, almeno secondo le prime risultanze.
