Il ritorno in prima serata su Canale 5 dello storico quiz musicale Sarabanda ha acceso i riflettori non solo sulla nuova edizione, ma anche sui suoi protagonisti del passato. Tra tutti, è impossibile non pensare all’Uomo Gatto, alias Gabriele Sbattella, forse il concorrente più iconico del programma. Con i suoi occhiali da sole, il look stravagante e una memoria musicale impressionante, l’Uomo Gatto è diventato una vera e propria leggenda del piccolo schermo nei primi anni 2000, contribuendo al successo del format condotto da Enrico Papi.
In molti, vedendo il ritorno della trasmissione, si sono chiesti se anche lui sarebbe stato della partita. Ma a sorpresa, è stato proprio Gabriele a intervenire via social per chiarire ogni dubbio. In un lungo sfogo, l’ex campione ha escluso categoricamente un suo ritorno, lasciandosi andare a parole molto dure nei confronti del conduttore e della produzione.
“Molti mi chiedono se andrò a Sarabanda. La risposta è no. Avete visto tutti come sono stato trattato. Mi hanno preso per quello che non ero”, ha affermato Sbattella, accusando il team del programma di averlo usato per lo share e di non avergli mostrato il dovuto rispetto. “In nome dell’audience queste cose non si fanno”, ha aggiunto, precisando che conduttori come Gerry Scotti e Gabriele Corsi, con cui ha avuto rapporti in passato, si sarebbero comportati in modo completamente diverso.
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Ma le polemiche non si sono fermate lì. L’Uomo Gatto ha infatti proseguito puntando il dito contro gli ascolti del programma, che a suo dire sarebbero in calo rispetto alle aspettative. Non contento, ha lanciato un’altra frecciata, stavolta al nuovo campione Giuliano, definendolo tutt’altro che “sconosciuto” come invece promesso dalla produzione. “Ho scoperto che il campione Giuliano, che è molto bravo, è stato già concorrente di Caduta Libera. Questa cosa l’ho scoperta stamattina”, ha rivelato, lasciando intendere che le promesse di novità e autenticità sarebbero già state tradite.

Il suo intervento ha inevitabilmente riacceso il dibattito tra i nostalgici del programma e i fan della nuova edizione. Se da un lato alcuni sostengono la posizione di Sbattella, dall’altro c’è chi ritiene che il suo sfogo abbia avuto toni eccessivi e che la sua assenza sia dipesa anche da scelte editoriali diverse. Di certo, la polemica ha generato curiosità e visibilità per il programma, ma ha anche alimentato una vena di malumore che rischia di gettare ombre su un ritorno molto atteso.


Nonostante tutto, resta il sogno – condiviso da molti telespettatori – di rivederlo un giorno protagonista di Sarabanda, magari in una veste speciale o celebrativa. Perché al di là delle critiche e dei dissapori, l’Uomo Gatto è rimasto nell’immaginario collettivo come simbolo di un’epoca televisiva che ancora oggi fa sorridere e cantare intere generazioni. E chissà che, proprio nel segno della nostalgia, non possa arrivare un colpo di scena.