
16.30 Retromarcia Trump – Il presidente Donald Trump è determinato a portare avanti la sua politica commerciale, ma resta pronto ad ascoltare i partner se presenteranno “accordi davvero vantaggiosi”. Lo ha dichiarato Kevin Hassett, consigliere economico della Casa Bianca, in un’intervista a Fox News. “Trump sta raddoppiando su qualcosa che sa che funziona”, ha detto Hassett, spiegando che il presidente “continuerà su questa strada”. Tuttavia, ha aggiunto, “ascolterà anche i nostri partner commerciali, e se arriveranno con grandi accordi che favoriscano la manifattura e l’agricoltura americane, sono sicuro che li prenderà in considerazione”.
Hassett ha riferito che Trump ha parlato con diversi leader mondiali durante il fine settimana e che la Casa Bianca ha ricevuto contatti anche da Taiwan nella notte. Ha inoltre respinto le preoccupazioni su un possibile impatto disastroso sull’economia: “L’idea che ci sarà un inverno nucleare è una retorica completamente irresponsabile”.
16.00 Crollano le borse – La crescente guerra commerciale tra l’Europa e gli Stati Uniti ha portato a importanti sviluppi politici ed economici. Il commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic, ha recentemente lodato l’Italia per il suo ruolo determinante nel fronteggiare le sfide commerciali con gli USA. Durante una riunione a Lussemburgo, Sefcovic ha ringraziato il vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani, per la posizione ferma ma aperta al dialogo adottata dall’Italia. Il commissario ha sottolineato la necessità di unità europea nelle trattative con Washington, un fronte compatto in grado di rispondere alle pressioni di Donald Trump sul commercio internazionale. La proposta della Commissione europea mira a un futuro con zero dazi tra le due sponde dell’Atlantico, rafforzando ulteriormente la diplomazia commerciale.
Nel contesto delle tensioni commerciali, la Borsa di Wall Street ha registrato una delle sue peggiori giornate in anni. I principali indici hanno segnato cali drammatici: il Dow Jones ha perso il 3%, il Nasdaq ha ceduto il 4%, e l’S&P 500 ha visto un arretramento del 3,13%. L’epidemia di vendite è stata alimentata dalle politiche di dazi adottate dal presidente Trump, con effetti devastanti sui mercati globali. La Borsa di Hong Kong, ad esempio, ha segnato il calo più grave dal 1997. A livello globale, si stima che in soli tre giorni siano stati bruciati circa 9.500 miliardi di dollari.

15.00 Risposta Ue a Trump – In un’intrigante mossa per stemperare le tensioni, la Commissione europea ha deciso di rimuovere il bourbon dalla lista dei prodotti da colpire con dazi ritorsivi. La decisione è stata influenzata dalle pressioni di alcuni Stati membri, tra cui Francia, Italia e Irlanda, per proteggere le proprie industrie di alcolici e evitare una escalation della guerra commerciale. Tuttavia, la battaglia sui dazi non è affatto finita. In risposta, Trump ha ribadito la sua determinazione a mantenere i dazi come uno strumento per riequilibrare la bilancia commerciale, pur dichiarandosi disponibile a discutere nuovi accordi vantaggiosi con i suoi partner.
Nel frattempo, il peso messicano ha registrato una netta flessione a causa delle incertezze generate dalla guerra commerciale. La valuta ha visto una perdita del 2,62%, una delle sue peggiori performance da giugno dell’anno scorso. Una situazione che ha gettato ombre anche sull’economia dei paesi emergenti.
Anche le grandi aziende hanno iniziato a risentire dell’impatto dei dazi. Audi, infatti, ha annunciato la sospensione delle consegne di veicoli negli USA a causa dei dazi sulle automobili imposti da Trump. Questa decisione si inserisce in un quadro più ampio di difficoltà per molte imprese, che vedono ridursi i margini e affrontano costi crescenti.

Intanto, la Federal Reserve ha convocato una riunione di emergenza per valutare i tassi di interesse in risposta all’aggravarsi delle condizioni finanziarie, mentre Goldman Sachs ha aumentato le probabilità di una recessione negli USA, portandole al 45%. L’incertezza politica e l’inasprirsi delle condizioni economiche potrebbero spingere la Fed a ridurre i tassi di interesse, un segno che l’economia americana sta affrontando sfide significative.
14.20 Proteste Usa contro Trump – Le proteste negli Stati Uniti contro le politiche economiche di Trump sono aumentate, con manifestazioni che hanno visto migliaia di persone scendere in piazza, preoccupate per il crollo dei propri fondi pensione. Le manifestazioni, organizzate in oltre 1.200 città, hanno espresso una crescente frustrazione nei confronti di una politica che, secondo i critici, sta penalizzando i cittadini più vulnerabili.
In conclusione, il contesto globale appare sempre più teso. Mentre le Istituzioni europee cercano di mantenere un fronte unito e offrire alternative ai dazi, la Casa Bianca continua a difendere le sue politiche protezionistiche. Le conseguenze di questa guerra commerciale si stanno facendo sentire su più fronti, con effetti diretti sulle economie globali, sulle imprese e sui cittadini.