Diverse centinaia di persone al funerale di Haron Leoperdi morto ieri a sette anni. I compagni di scuola hanno esposto uno striscione “Ciao piccolo angelo”.
Una insegnante: «Hai conquistato il cuore di tutti». Una delle allieve della mamma, campionessa di aerobica: «Ci ha insegnato che la vita vera non è quella che osserviamo sui cellulari».
La funzione si è svolta nel tendone vicino alla chiesa delle Vergini.
Diverse centinaia di persone al funerale di Haron Leoperdi morto ieri a sette anni. I compagni di scuola hanno esposto uno striscione “Ciao piccolo angelo”. Una insegnante: «Hai conquistato il cuore di tutti». Una delle allieve della mamma, campionessa di aerobica: «Ci ha insegnato che la vita vera non è quella che osserviamo sui cellulari». La funzione si è svolta nel tendone vicino alla chiesa delle Vergini
«L’amore di Haron è arrivato a tutti, è stato un esempio di resilienza e accettazione. Vi voglio solo ringraziare per essere qua». Sono le parole della mamma Arianna Ciucci, ex campionessa italiana di aerobica, al funerale del piccolo Haron Leoperdi, morto ieri a 7 anni dopo essere arrivato al Pronto soccorso di Macerata in arresto cardiaco.
Circa mille persone questo pomeriggio hanno accolto la bara bianca dentro e fuori il tendone bianco adiacente alla chiesa che da sette anni ospita la parrocchia delle Vergini. Una chiesa inagibile dal terremoto del 2016, l’anno prima della nascita di Haron. Tantissimi amici e conoscenti si sono stretti intorno al dolore del papà Francesco Leoperdi, della mamma Arianna, della sorellina di 11 anni, dei nonni e di tutti i familiari.
“Ciao Haron, piccolo Angelo” è lo striscione tenuto dai compagni di scuola all’ingresso della chiesa. Sopra allo striscione ci sono decine di cuoricini con le dediche dei suoi amichetti. «Per noi maestri e per i bambini sei stato un dono prezioso – ha detto un’insegnante durante la funzione – Hai conquistato il cuore di tutti e ci hai insegnato tanto. I tuoi compagni ti hanno voluto bene fin dal primo istante, ogni gesto era pieno di affetto e attenzione, tu eri importante e tutti volevano starti vicini perché per loro eri qualcosa di straordinario».
Haron era da tempo alle prese con gravissimi problemi di salute che la mamma Arianna qualche anno fa aveva raccontato pubblicamente (leggi). L’ex campionessa di aerobica e attuale responsabile tecnico della Ginnastica Macerata e della nazionale italiana Junior, questa mattina ha scritto sul suo profilo Facebook: «Un figlio è un figlio, non è una malattia genetica rara (se realmente esisteva) o un nato sfortunato. Io e lui funzionavamo benissimo».
La messa è stata celebrata dal nuovo parroco, don Pietro Micheletti: «Haron è un angelo come hanno scritto i bambini nello striscione e da lassù proverà a intercedere prima di tutto per la sua famiglia ma anche per tutti voi che lo avete conosciuto».
Presenti anche tante allieve di Arianna Ciucci: «Tu Haron sei stato l’esempio più grande per tutti noi – ha detto una di loro – Ci hai insegnato che la vita vera non è quella che osserviamo dagli schermi dei cellulari e che vale la pena essere vissuta. Saremo vicini a mamma Ari, a Norah, ai nonni».
«L’amore di Haron è arrivato a tutti, è stato un esempio di resilienza e accettazione. Vi voglio solo ringraziare per essere qua». Sono le parole della mamma Arianna Ciucci, ex campionessa italiana di aerobica, al funerale del piccolo Haron Leoperdi, morto ieri a 7 anni dopo essere arrivato al Pronto soccorso di Macerata in arresto cardiaco.
Circa mille persone questo pomeriggio hanno accolto la bara bianca dentro e fuori il tendone bianco adiacente alla chiesa che da sette anni ospita la parrocchia delle Vergini. Una chiesa inagibile dal terremoto del 2016, l’anno prima della nascita di Haron. Tantissimi amici e conoscenti si sono stretti intorno al dolore del papà Francesco Leoperdi, della mamma Arianna, della sorellina di 11 anni, dei nonni e di tutti i familiari.
“Ciao Haron, piccolo Angelo” è lo striscione tenuto dai compagni di scuola all’ingresso della chiesa. Sopra allo striscione ci sono decine di cuoricini con le dediche dei suoi amichetti. «Per noi maestri e per i bambini sei stato un dono prezioso – ha detto un’insegnante durante la funzione – Hai conquistato il cuore di tutti e ci hai insegnato tanto. I tuoi compagni ti hanno voluto bene fin dal primo istante, ogni gesto era pieno di affetto e attenzione, tu eri importante e tutti volevano starti vicini perché per loro eri qualcosa di straordinario».
Haron era da tempo alle prese con gravissimi problemi di salute che la mamma Arianna qualche anno fa aveva raccontato pubblicamente (leggi). L’ex campionessa di aerobica e attuale responsabile tecnico della Ginnastica Macerata e della nazionale italiana Junior, questa mattina ha scritto sul suo profilo Facebook: «Un figlio è un figlio, non è una malattia genetica rara (se realmente esisteva) o un nato sfortunato. Io e lui funzionavamo benissimo».
La messa è stata celebrata dal nuovo parroco, don Pietro Micheletti: «Haron è un angelo come hanno scritto i bambini nello striscione e da lassù proverà a intercedere prima di tutto per la sua famiglia ma anche per tutti voi che lo avete conosciuto».
Presenti anche tante allieve di Arianna Ciucci: «Tu Haron sei stato l’esempio più grande per tutti noi – ha detto una di loro – Ci hai insegnato che la vita vera non è quella che osserviamo dagli schermi dei cellulari e che vale la pena essere vissuta. Saremo vicini a mamma Ari, a Norah, ai nonni».