
Un momento di svago e socialità si è trasformato in tragedia durante una serata dedicata ai più giovani. Una ragazza di soli 13 anni ha perso la vita dopo essere caduta da un’altezza di oltre sette metri all’interno di un centro comunitario. L’incidente si è verificato venerdì 18 aprile, durante un incontro ricreativo noto come Youth Kickback, pensato per offrire spazi sicuri e coinvolgenti ai ragazzi.
Secondo le prime ricostruzioni fornite dalle forze dell’ordine, la giovane si trovava in compagnia di altri quattro coetanei. Il gruppo avrebbe individuato una scala che conduceva a una zona sopraelevata dell’edificio, non destinata all’accesso del pubblico. Una volta saliti, hanno iniziato a camminare sulle travi in legno che reggevano la struttura, ma la tredicenne ha perso l’equilibrio, precipitando nel vuoto e impattando sul pavimento della palestra sottostante. I soccorritori, giunti rapidamente sul posto, non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.

Una comunità in lutto, tante domande aperte
Ancora molti i punti da chiarire. Le autorità locali stanno cercando di capire come sia stato possibile accedere a un’area pericolosa senza che nessuno se ne accorgesse. L’organizzazione che ha promosso l’iniziativa ha espresso il proprio dolore con un messaggio toccante:
“Con il cuore spezzato, piangiamo la perdita di Joeylin, una giovane anima preziosa e amata da tutta la comunità”.
Chi conosceva la ragazzina la descrive come una studentessa brillante e piena di energia, appassionata di storia, sport e danza. Era molto attiva: faceva parte di una squadra calcistica imbattuta, partecipava a concorsi di bellezza — dove aveva vinto il titolo di Miss Spirit 2024 — e si allenava da anni in diverse discipline artistiche, tra cui jazz, tip-tap e danza classica.
Il dolore dei familiari è devastante. Il padre ha condiviso sui social parole struggenti:
“Mi manca tutto di te, anche quando urlavi per farmi capire qualcosa. Papà e mamma ti amano e ti mancano da morire”.
Anche la madre ha rotto il silenzio:
“La mia bambina è diventata un angelo. Pregate per i miei altri figli, siamo tutti spezzati”.
Solo alla fine è stato confermato che il dramma si è consumato a Pueblo, nello Stato del Colorado, all’interno del centro “Rocky Mountain SER”, non lontano da Denver.