Si è spento nelle scorse ore all’improvviso il giornalista Rai Giuseppe Carrisi: i colleghi hanno faticato a trattenere l’emozione nel ricordarlo.

Giuseppe Carrisi, addio al giornalista Rai
Nelle scorse ore – come riportato da “Fanpage.it” – un grave lutto ha colpito il Giornale Radio Rai: è morto all’improvviso a 63 anni Giuseppe Carrisi, conduttore e caposervizio del Gr3, edizione dell’alba. A dare il triste annuncio sono state le edizioni del G5 della giornata dell’11 aprile, ma anche una nota pubblicata da UsigRai elle scorse ore, nella quale si ricorda un collega che viene definito “sempre attento e gentile” del quale si sentirà la mancanza. Nella nota, inoltre, l’UsigRai sottolinea di essere vicino alla famiglia.
L’annuncio in diretta della morte del giornalista
Nelle scorse ore, dunque, un lutto improvviso ha colpito il Giornale Radio Rai. A darne l’annuncio sono stati i colleghi del GR3 che hanno colpito ricordare Giuseppe Carrisi come uno dei colleghi di maggiore esperienza, sensibilità e impegno, unendo alla carriera giornalistica, quella di documentarista e scrittore. Carrisi viene definito come una persona riservata, ma di grande umanità e cuore, come un padre attento e affettuoso dei suoi due figli: Alessandro e Leonardo. Lascia la moglie Simona e la redazione del Giornale Radio partecipa al suo dolore. Nel corso della conduzione i giornalisti Danilo Tolardo e Maria Rosaria Villivà – come si legge su “Fanpage.it” – hanno faticato a trattenere l’emozione nel concludere l’edizione del Giornale Radio e si sono sostenuti a vicenda nei saluti finali con la voce rotta dal pianto.
La carriera del giornalista
Oltre ad essere un giornalista Rai – come si legge su “Fanpage.it” – Giuseppe Carrisi era uno scrittore ed un documentarista. Per anni si è occupato delle problematiche dei Paesi in via di sviluppo, in particolar modo dell’Africa, realizzando molti reportage da zone di guerra, come ad esempio Sierra Leone, Uganda, Repubblica Democratica del Congo e Palestina. Ha pubblicato il libro “Kalami va alla guerra” che tratta il fenomeno dei bambini usati nei conflitti armati e sempre sullo stesso tema ha realizzato anche un film-documentario intitolato Kidogò, un bambino soldato, presentato nel corso del Giffoni Film-Festival.
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Autore e regista del documentario “Voci dal buio”
Giuseppe Carrisi è stato anche autore e regista del documentario “Voci dal buio” nel quale ha raccontato la storia di giovani affiliati alla camorra e dei loro coetanei della Repubblica Democratica del Congo che si trovano a vivere in condizioni di violenza e sfruttamento, oltre alla Docufiction “Zarema e le altre” che racconta la realtà delle “vedove nere”, ossia le ragazze kamikaze della Cecenia. Inoltre, per la Newton Compton ha pubblicato “La fabbrica delle prostitute”, “Gioventù camorrista” e “Tutto quello che dovresti sapere sull’Africa e nessuno ti ha mai raccontato (con il quale ha vinto il Premio Fregene per la saggistica”