Una serata come tante, poi all’improvviso la miccia: lo scontro in tv tra due volti notissimi del giornalismo italiano ha tenuto tutti incollati allo schermo. Non è la solita polemica, stavolta le parole sono diventate vere e proprie scintille e il pubblico sui social si è subito acceso.
Tutto accade durante “È sempre Cartabianca”, quando la tensione in studio sale alle stelle. Bastano pochi minuti perché il confronto tra Bruno Vespa e Andrea Scanzi diventi qualcosa di molto più personale, lasciando la politica sullo sfondo e facendo emergere rivalità, orgoglio e quella voglia di dire l’ultima parola che solo i grandi talk regalano.
Si parte da un tema già incandescente: la proposta dei centri per il rimpatrio in Albania. Scanzi, penna tagliente de Il Fatto Quotidiano, non nasconde il suo disappunto e incalza il governo Meloni: “Aveva promesso di risolvere tutto e subito, invece ora dà la colpa ai magistrati. È un altro fallimento, inutile girarci intorno”.
Ma Vespa, ospite per promuovere il suo nuovo libro, cerca subito di gettare acqua sul fuoco e di ridimensionare le critiche. È qui che la tensione scatta: “Abbi pazienza, Scanzi…”. Ma quell’invito suona come un affronto, una frase da padre a figlio che Scanzi non accetta. La replica è secca, tagliente: “Abbi pazienza lo dici a qualcun altro, Vespa”. Da questo momento, il confronto non tornerà più indietro.

Scanzi non si ferma e rilancia: “Ho avuto così tanta pazienza che ti ho ascoltato, ora tocca a te ascoltare me”. La questione dei centri in Albania torna al centro, ma ormai la scena è dominata dallo scontro personale. “La Meloni – insiste Scanzi – ha detto sciocchezze industriali, stiamo sprecando soldi”.
Il botta e risposta si fa sempre più teso. Scanzi accusa Vespa di difendere a spada tratta la premier: “Se devi venire in tv e negare ogni fallimento di Giorgia Meloni, te ne do atto. Ma abbi pazienza lo dici a un bambino, non a me”. Il pubblico a casa e sui social commenta a raffica: chi sta con Vespa, chi con Scanzi, chi non crede alle proprie orecchie.
Il confronto raggiunge il suo apice quando Scanzi affonda: “Sei patetico quando difendi la Meloni”. Vespa, visibilmente infastidito, decide di rivolgersi direttamente alla conduttrice, Bianca Berlinguer: “Non rispondo a una persona maleducata come Scanzi, quindi rispondo a te”. Ma il collega non arretra di un centimetro: “Vai sui contenuti, Vespa”.
In studio si percepisce il gelo, mentre sui social il dibattito impazza. Commenti e meme si moltiplicano: alcuni sottolineano la durezza di Scanzi, altri difendono Vespa, ma tutti concordano su una cosa – una tensione così, in tv, non si vedeva da tempo.
Quando Vespa prova a chiudere con un conciliatorio “Per favore!“, Scanzi ribatte: “No, per favore lo dico io e le lezioni le dai a qualcun altro. Non mi faccio dare lezioni da uno che ha trattato come ha trattato un esponente della Flotilla”. Il riferimento alla Flotilla di Gaza, e a una vecchia polemica di Porta a Porta, colpisce dritto nel segno.
Vespa resta in silenzio, gli occhi puntati su di lui. La puntata si chiude con un’atmosfera tesissima, il pubblico diviso e la sensazione di aver assistito a qualcosa di raro: uno scontro che resterà nella memoria di chi l’ha visto, ma anche nei commenti social delle prossime settimane.