Negli ultimi tempi il nome di Stefano Bettarini è rimasto lontano dalla ribalta televisiva e calcistica che per anni lo ha visto protagonista. Dopo una carriera da difensore in Serie A e un lungo periodo da volto amatissimo dei reality show, l’ex calciatore 53enne racconta oggi una quotidianità decisamente più tranquilla.
Vive a Viareggio insieme alla compagna Nicoletta Larini, fashion designer figlia dell’ex pilota di Formula 1 Nicola Larini, e spiega di non avere rimpianti per il passato: “Vivo a Viareggio con Nicoletta, la mia compagna. Il calcio e la televisione non mi mancano. Negli anni ho investito nel mattone e va bene così, oggi si può dire che non lavoro e mi godo la vita. Non ho buttato via i soldi: i miei genitori mi hanno insegnato a non sperperare nulla, ma i miei sfizi me li sono tolti lo stesso”.
Il rapporto con Nicoletta, di 22 anni più giovane, è solido e ha superato i tanti pronostici negativi: “Abbiamo messo a tacere i gufi. Ci dicevano che saremmo durati sei mesi, stiamo insieme da otto anni. È un dono”, confida l’ex calciatore alla Gazzetta dello Sport. Con lei condivide il presente fatto di stabilità e lontananza dal clamore mediatico che per tanto tempo aveva caratterizzato la sua vita.
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Un mese fa si era diffusa l’indiscrezione di un suo possibile ritorno in televisione come inviato della nuova edizione del Grande Fratello, condotta dalla ex moglie Simona Ventura. Bettarini però ha smentito subito la voce, ricordando come la sua lunga stagione televisiva si sia conclusa con il Grande Fratello Vip del 2020, dove fu protagonista di una discussa squalifica: “Avevo bisogno di staccare dopo la separazione. Nel 2005 andai tre mesi in Africa con ‘La Talpa’. Ho chiuso nel 2020 dopo il GF Vip. Lì fui squalificato per una bestemmia mai pronunciata. Dissi ‘porca madosca’. In realtà le mie ex fecero pressione per farmi fuori perché avevano paura dicessi qualcosa. Non l’avrei mai fatto”.

A lungo etichettato come “dongiovanni”, Bettarini ci tiene oggi a difendere la sua immagine di professionista: “Mi ha fatto sia incazzare sia ridere. A me le donne sono sempre piaciute, ma non ho mai preso una multa perché andavo a fare serata. A Lucca, Orrico ci pesava ogni giorno. C’erano ragazzi che, pur di perdere mezzo chilo dopo aver fatto le tre, facevano gli skip col giaccone. Quando ero sposato con Simona Ventura avrò detto no a duecento eventi. I suoi tradimenti? Non ha più senso parlarne. Oggi ognuno fa la sua vita”.


Il momento più drammatico della sua vita privata risale al 2018, quando suo figlio Niccolò venne accoltellato fuori da una discoteca: “E i suoi aggressori sono liberi, non ci posso pensare. Oggi lui fa il personal trainer, è un armadio a due ante, sfoga la sua rabbia in questo modo. Ha sfiorato la morte, non lo superi mai. Ho avuto paura che non ce la facesse”. Un trauma che resta inciso nella memoria del padre e che ha segnato la sua famiglia.
Ripensando infine al percorso sportivo, Bettarini non nasconde un po’ di rammarico per non aver militato in una grande squadra, pur ritenendo di aver avuto una carriera più che dignitosa: “Se mi sono sentito sottovalutato? Ho fatto la giusta carriera. Avrei meritato una grande squadra, ma al mio agente dicevano sempre la stessa cosa… ‘Bettarini è troppo bello per fare il calciatore’. Ero un fluidificante mancino dal bel piede. Sarò onesto: così, ce n’erano pochi”.