Le indagini sull’omicidio di Liliana Resinovich avranno un’appendice negli Stati Uniti, dove verrà realizzato un esperimento per fare chiarezza sull’ipotesi del congelamento del cadavere della donna dopo il delitto. Intanto Sebastiano Visintin, marito di Liliana e unico indagato nel caso,
torna a sostenere che si sia trattato di un suicidio, come aveva fatto nei primi giorni dell’inchiesta.
Liliana Resinovich, per Sebastiano Visintin è stato un suicidioSecondo Sebastiano Visintin Liliana Resinovich si sarebbe tolta la vita.
Intervistato dall’inviato di Ore 14 Sera su Rai 2, il marito della donna è tornato a ventilare l’ipotesi del suicidio della compagna.
ANSACome aveva fatto quando erano partite le indagini sulla morte della 63enne, seguendo anche le conclusioni della procura di Trieste, che in un primo momento aveva chiesto l’archiviazione del caso.
Cosa ha detto Sebastiano Visintin
Da mesi iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Trieste per omicidio volontario, il 67enne parla di una “esperienza devastante”.
“Mai avrei pensato di trovarmi accusato di essere l’assassino di mia moglie”, ha detto.
Visintin ha affermato che in questi quasi quattro anni dalla morte di Liliana è arrivato alla conclusione che si sia trattato di un suicidio.
Un gesto che però non sa spiegarsi: nessuno, dice, tra amici e parenti, sospettava che la donna potesse vivere una situazione di malessere.
I familiari infatti sono convinti che Liliana Resinovich sia stata uccisa.
Il ruolo del consulente sui test negli Usa
Visintin parla anche dei test di cui “ha sentito” che verranno svolti negli Stati Uniti sull’ipotesi del congelamento del corpo di Resinovich.
Si tratta di un esperimento che verrà condotto su iniziativa della scienziata forense Noemi Procopio, consulente di parte di Visintin.
Il test sarà svolto da un team di esperti americani su quattro cadaveri donati alla scienza e punta a replicare le condizioni in cui la donna è stata ritrovata il 5 gennaio 2022 nel bosco nei pressi dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste, circa venti giorni dopo la sua scomparsa, il 14 dicembre 2021.
La perizia dell’anatomopatologa Cristina Cattaneo aveva escluso la possibilità che il corpo della 63enne fosse stato congelato.
Secondo la consulente di Visintin però ci sarebbero delle discrepanze tra le conclusioni della perizia e lo stato di conservazione della salma. Da qui i test negli Usa.
ANSA