Teo Mammucari, intervistato da Selvaggia Lucarelli, spiega cosa c’era dietro al comportamento adottato durante l’intervista a Belve, per cui è stato criticato.
Il conduttore dice di essersi sentito fragile e di essere andato in panico: “Prendo il Lexotan, non sto bene”.
Dopo l’intervista interrotta a Belve, diventata un vero e proprio caso mediatico, Teo Mammacari in un’intervista a Selvaggi Lucarelli per Il Fatto Quotidiano, spiega cos’è che l’ha spinto ad avere la reazione trasmessa poi in prima serata, che gli è costata insulti e commenti poco gradevoli. E a quanto pare anche una fidanzata.
Il mattatore romano si apre con Selvaggia Lucarelli, con la quale quando era uno dei concorrenti di Ballando con le stelle, ha avuto qualche scontro. La giornalista ha cercato le motivazioni dietro ad un comportamento che alla maggior parte del pubblico è parso incomprensibile. La prima affermazione di Mammucari sul suo stato d’animo è stata la seguente:
Diciamo che quando uno prende il Lexotan per dormire non sta bene. Ho parlato con alcuni amici e mi hanno detto che passa tutto in fretta, ma io sto pensando di sospendere il teatro e ho detto al mio agente che mi prendo un anno sabbatico dalla tv. Mi dicono “ma sei matto?”, però io non sto bene, che devo fare.
La pioggia di messaggi, commenti, meme che sono comparsi sui social, non è stata piacevole: “Sono stato travolto da insulti e minacce, c’è gente che mi ha scritto “pezzo di m**da”, “non si trattano così le donne”, “ti prendo a calci cogl**ne”, e non viene da ridere. Poi ho capito che ho sbagliato e l’ ho accettato”.
Sulle pagine del Fatto Quotidiano, Mammucari risponde alla domanda che i telespettatori si sono posti più volte da quando l’intervista è andata in onda, cioè se avesse visto la trasmissione prima di mettervi piede:
Avevo guardato alcuni spezzoni sui social e YouTube, mi aveva colpito un’intervista a Raoul Bova in cui doveva rispondere a domande sulla sua presunta omosessualità e mi sono chiesto perché uno che fa l’attore debba rispondere a queste cose. Poi ho capito che ognuno fa quello che sente. Non è il tipo di tv che guardo, ma è il tipo di tv che ammiro. Ero contento, tutti i miei amici da Benincasa a Ercolani mi dicevano: sarà fighissimo! Nella mia testa pensavo di farmi due risate. E poi Ballando con le stelle mi aveva un po’ sciolto, tanto che sto scrivendo un libro sulla mia vita. Pensavo che parlare di me, non delle persone accanto a me, sarebbe stato bello, ci ho provato.
Quando l’intervista è iniziata, con la solita modalità è poi scattato qualcosa: “Non mi sono fidato. Sono andato in panico”, dice il conduttore che pur ammettendo di trovare Fagnani una giornalista preparata è subentrato un meccanismo che lo aveva travolto anche a Ballando, come dice a Lucarelli: “Ti attaccavo per difendermi perché soffrivo il tuo essere dominante. E io sapevo di essere fragile in quel contesto, ho sentito la fatica”.
Tra i tanti aspetti che lo hanno turbato, la presenza di spettatori ma completamente al buio: “Il pubblico muto mi ha fatto andare in crisi, lo ammetto. Se mi togli il pubblico io mi sento finito”. Mammucari ammette di aver paura di perdere, ma non solo:
È un periodo di difficoltà familiari, che non posso e non voglio raccontare. E poi volevo proteggere anche la mia fidanzata che fa un altro lavoro e non vuole entrare in queste dinamiche televisive. Che poi ora è pure “ex”, visto che si è giustamente spaventata per tutto quello che è successo e ci siamo lasciati.
Quando Lucarelli gli fa notare che il rapportarsi con donne forti lo rende insicuro, il conduttore non la smentisce e racconta un momento particolarmente intimo del suo passato:
Sì, ho fatto un percorso, ho provato a farmi aiutare su questo. Credo parta da mia madre. Quando avevo tre anni e mezzo lei mi ha detto: ti porto alle giostre. E invece mi ha lasciato tre anni e mezzo in collegio. Per me questo abbandono è diventato insicurezza e poi diffidenza nei confronti delle donne. Il mio in- conscio oggi si scontra con questo, almeno così la pensa il mio terapeuta. Poi non lo so. E dico “non so” perché forse è un trauma di cui non mi sono mai liberato.
Mammucari, poi, chiarisce anche la questione della parolaccia che ha pronunciato uscendo dallo studio televisivo, supportato dalla giornalista che dice ci sia un’altra versione dei fatti e che, quindi, non fosse rivolta a Fagnani: “L’ho detto mentre entravo in camerino, una persona che era con me, mio fratello, mi ha rassicurato dicendo che non era successo nulla di grave e io ho esclamato “ma vaffanculo!” spiega e aggiunge:
Sì, ho sbagliato su tutto, però su quel “vaffanculo” montato come se fosse stato rivolto a lei, mentre stava ancora parlando col pubblico, Fagnani mi deve chiedere scusa. Ha incattivito ulteriormente le persone facendomi passare per quello che l’ha presa a parolacce.