
Volodymyr Zelensky ci sarà. Dopo ore di incertezza legate all’escalation militare in Ucraina, il presidente ha deciso di raggiungere Roma per partecipare ai funerali di Papa Francesco. Una scelta che rafforza il peso politico di una giornata già segnata dalla presenza di oltre 130 delegazioni internazionali, tra cui quella di Donald Trump.
Un incontro possibile all’alba di una giornata cruciale
L’arrivo di Zelensky nella Capitale apre la possibilità di un incontro con Trump, primo viaggio all’estero del presidente americano dopo la rielezione. Tra le 8 e le 9 di questa mattina, prima dell’inizio della cerimonia in piazza San Pietro, è previsto un possibile colloquio rapido tra i due leader. Un faccia a faccia tutto da confermare, in un clima di tensione diplomatica e in una cornice istituzionale in cui nulla può dirsi davvero definitivo. Ora una fonte qualificata all’Afp ha dichiarato che è “possibile” un incontro bilaterale tra il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e il presidente americano, Donald Trump, a Roma a margine del funerale di Papa Francesco.
Trump a Roma: agenda fittissima in quattordici ore
Atterrato a Fiumicino nella tarda serata di ieri, Trump si è stabilito a Villa Taverna con la moglie Melania. Il piano ufficiale prevede la ripartenza già alle 13.30 di oggi, salvo variazioni last minute che con Trump non possono mai essere escluse. In meno di quindici ore il presidente intende: dormire qualche ora, presenziare ai funerali sul sagrato di San Pietro, incontrare la premier Giorgia Meloni, discutere di dazi e Ucraina con il britannico Keir Starmer e, forse, confrontarsi con Zelensky.
A bordo dell’Air Force One, Trump ha escluso proroghe sui dazi e ha confermato l’intenzione di “vedere alcune persone a Roma”, sottolineando però che l’occasione “non è quella giusta per incontri ufficiali”. Non mancando una frecciata: «Biden? Non è in cima alla mia lista».
Tregua difficile e guerra di nervi
La giornata si carica ulteriormente di tensioni. Sul fronte russo-ucraino, i bombardamenti su Kiev e l’uccisione del generale Yaroslav Moskalki a Mosca confermano un’escalation in pieno corso. Nel frattempo, l’inviato di Trump ha discusso a Mosca un piano di tregua che riconoscerebbe de facto i territori occupati dalla Russia, proposta che Zelensky respinge con forza.
Il funerale di Papa Francesco diventa così anche un delicato scenario geopolitico. I leader saranno disposti in ordine alfabetico, secondo il francese diplomatico: Trump siederà vicino al presidente Emmanuel Macron, lontano da Zelensky e ancor più distante dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Nessun incontro ufficiale previsto con quest’ultima, ma l’imprevedibilità resta una variabile costante.
Incontro con Meloni: nulla di formale
Un colloquio tra Trump e Meloni è atteso ma, precisano da Palazzo Chigi, «non in forma ufficiale». Anche il rientro negli Stati Uniti potrebbe slittare: il decollo è previsto per le 13.30, ma l’orario potrà essere posticipato fino alle 15 o anche oltre, se Trump lo vorrà.
A Roma, oggi, si incrociano la solennità del lutto e la turbolenza della politica mondiale. E ogni minuto può cambiare la storia di questa giornata.